“Come tante notti durano
senza luna né stelle,
così noi dureremo
quando uno sarà partito e lontano”
(The Spice Box of Earth, 1961)
Un anno fa ci lasciava Leonard Cohen.
Poeta, scrittore, autore di pezzi immortali , cantati con la sua “voce di rasoio”.
Per conoscere un artista non bisogna curiosare nella sua vita privata, ma affondare lo sguardo nella sua opera.
E lì c’è tutto. Religione, sessualità, amore, dolore, passione politica, denuncia sociale, la depressione.
E l’uomo.
Per intero, come nella sua Halleluja, dove l’artista canadese ha mischiato corpo e spirito: dissacrante eppure equilibrata, come solo un genio musicale e della parola poteva partorire.
Si è fatto interprete dei sentimenti di molti, come un grande amico può fare.
“Goodbye old friend…see you down the road”
( So long, Marianne – 1967 )
— Giancarlo @ LGC